I racconti delle fate by Charles Perrault

I racconti delle fate by Charles Perrault

autore:Charles Perrault [Perrault, Charles]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa francese
ISBN: 9788897313830
editore: Liber Liber
pubblicato: 2008-06-09T16:00:00+00:00


SOMMARIO

L'editore al lettore

La bella del bosco dormiente.

Barbablù

Griselda

I desiderii ridicoli

Il gatto stivalato

Le fate

Ricchetto dal ciuffo

Pelle d'asino

Il libro d'oro della gioventù

I RACCONTI delle FATE

DI C. PERRAULT

Tradotti da F. VERDINOIS

PARTE SECONDA

Quando c'eran le Fate

NAPOLI

SOCIETÀ EDITRICE PARTENOPEA

C. Perrault

Ed eccoci a mantenere la promessa fattavi nel nostro volume Quando c'eran le Fatenota 4 di darvi cioè completi ragguagli intorno alla vita di Perrault, il celebre scrittore di fiabe. Per essere precisi ricorriamo all'autorità del Vapereau, traducendo dal suo Dizionario dl Letteratura quanto riguarda il nostro autore; state attenti alla versione però, essa è scellerata assai, perchè fatta da uno di quei traduttori traditori di cui appunto vi parlavamo nell'altro volume del Perrault.

— Oh! perchè mai ciò! esclamerete giustamente indignati, perchè volete ritorcere contro voi stessi le armi affilate per altri?

La ragione c'è ed a parer nostro è buona. Perchè potendo voi confrontare la brutta versione di questo proemio e la splendida traduzione delle novelle che seguono miniata dal Verdinois, vi disgusterete per sempre dalle cose fatte male, e non leggerete se non quello che è ottimo.

Ed eccovi senz'altro l'articolo del Vapereau: "Carlo Perrault letterato e poeta francese nato il 12 gennaio 1628 a Parigi, morto il 16 maggio 1703, nelle sue Memorie racconta che essendo allievo di filosofia al collegio di Beauvais, abbandonò la scuola insieme con un suo camerata, per una disputa col professore. Decisi entrambi a non metter più piede in collegio, si dedicarono anima e corpo alla lettura di scrittori sacri e profani, dei Padri della Chiesa, della Bibbia, della Storia di Francia, facendo di tutto traduzioni ed estratti. In seguito a questo singolare amalgama di liberi studii il Perrault mise in versi burleschi il sesto libro dell'Eneide e scrisse le Mura di Troja o l'origine del burlesco. Ricevuto avvocato nel 1651 si annoiò subito di "trascinar la toga pel tribunale" ed andossene in qualità di commesso da suo fratello che era ricevitore generale delle finanze. Nel 1664, Colbert nominollo primo commesso della sopraintendenza dei palazzi reali. D'allora Perrault si valse dei favori del ministro a pro' delle lettere, delle scienze e delle arti, e non fu del tutto estraneo al progetto che decretava pensioni agli scrittori ed ai sapienti della Francia e dell'Europa. Contribuì pure alla fondazione dell'Accademia delle scienze e alla ricostruzione dell'Accademia di pittura. Fece parte, sin dall'origine della commissione delle divise ed iscrizioni, che poi si trasformò in Accademia d'iscrizioni e belle lettere.

Entrò all'Accademia Francese nel 1671; dove patrocinò l'idea di render pubbliche le sedute e di fare le elezioni "per scrutinio e con schede, affinchè ognuno potesse liberamente votare per chi gli piacesse."

Tutta la produzione letteraria di Carlo Perrault si limitava a qualche poesia leggera come il Ritratto d'Iside, quando lesse all'Accademia, il 27 gennaio 1687, un poema intitolato:Il Secolo di Luigi il Grande, di cui la maggior parte dei versi sono al disotto del mediocre, e nondimeno tengono un posto nella storia letteraria.

A proposito di questo poema scoppiò una delle più famose dispute letterarie del secolo fra Boileau, Racine, Perrault ed altri accademici, e fu per



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